Ilaria Basile nutrizionista Lodi

Nutrizionista e malattie autoimmuni: come l’alimentazione può fare la differenza

articolo

Un supporto nutrizionale mirato per migliorare sintomi e qualità della vita

16-09-2025



Le malattie autoimmuni sono condizioni croniche complesse che possono influenzare in modo importante la vita quotidiana. Accanto alle terapie farmacologiche, sempre necessarie, esistono strategie complementari che possono migliorare la qualità di vita e ridurre i sintomi. Tra queste, l’alimentazione ha un ruolo centrale: scegliere di affidarsi a una nutrizionista esperta in malattie autoimmuni può aiutare a costruire un percorso personalizzato, sostenibile ed efficace.
 

Malattie autoimmuni e alimentazione: qual è il legame

Nelle malattie autoimmuni il sistema immunitario, invece di difendere l’organismo, attacca i suoi stessi tessuti, generando infiammazione cronica. Questo processo può manifestarsi in diverse forme, tra cui tiroidite di Hashimoto.
L’alimentazione non cura la patologia, ma può influire positivamente sullo stato infiammatorio, sul microbiota intestinale e sul benessere generale. Una dieta mirata per le malattie autoimmuni può contribuire a:

  • ridurre l’infiammazione cronica;
  • supportare la funzionalità intestinale, spesso compromessa;
  • migliorare la gestione dei sintomi quotidiani;
  • sostenere le difese immunitarie;
  • prevenire carenze nutrizionali legate alla terapia farmacologica.

In altre parole, il cibo può diventare un potente alleato se usato con consapevolezza e personalizzazione.
 

Perché rivolgersi a una nutrizionista in caso di malattie autoimmuni

Ogni malattia autoimmune ha caratteristiche diverse e ogni persona ha una storia clinica unica. Per questo motivo non esiste una “dieta universale”. Affidarsi a una nutrizionista per malattie autoimmuni permette di ricevere un piano alimentare costruito su misura, in grado di adattarsi alle esigenze individuali, alle terapie in corso e agli obiettivi di salute.

In particolare, una nutrizionista può aiutarti a:

  • identificare gli alimenti che favoriscono o peggiorano l’infiammazione;
  • comprendere se esistono sensibilità individuali (come al glutine o ai latticini);
  • introdurre alimenti funzionali con proprietà antinfiammatorie;
  • bilanciare i macronutrienti per ridurre cali energetici e affaticamento;
  • gestire in modo sostenibile l’alimentazione quotidiana senza rigidità.

Questo approccio personalizzato permette di migliorare la qualità della vita, senza cadere nella trappola di diete fai-da-te che rischiano di peggiorare la situazione.
 

Diete e approcci nutrizionali da considerare

Negli ultimi anni si parla molto di alimentazione antinfiammatoria e di protocolli studiati per il supporto alle malattie autoimmuni. Alcuni approcci includono:

  • dieta antinfiammatoria: ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro e grassi buoni come l’olio extravergine d’oliva;
  • dieta senza glutine o caseina: utile in alcuni casi specifici, come celiachia o sensibilità non celiaca;
  • approccio “gut-friendly”: focalizzato sul miglioramento del microbiota intestinale attraverso fibre, alimenti fermentati e riduzione dei cibi ultraprocessati.

È importante sottolineare che non esiste una regola valida per tutti: il successo dipende da una valutazione personalizzata, in cui la nutrizionista analizza sintomi, analisi cliniche e stile di vita.
 

L’approccio della Dott.ssa Ilaria Basile come nutrizionista per malattie autoimmuni

Nel mio lavoro integro conoscenze scientifiche e ascolto empatico, creando percorsi su misura per ogni paziente. Con il metodo Il Cibo come Prevenzione®, l’obiettivo non è imporre restrizioni rigide, ma costruire un piano alimentare:

  • personalizzato, perché ogni malattia autoimmune si manifesta in modo diverso;
  • sostenibile, per essere seguito a lungo senza stress;
  • funzionale, cioè studiato per ridurre l’infiammazione, supportare il microbiota intestinale e migliorare la qualità della vita quotidiana.

Grazie a un percorso nutrizionale mirato, è possibile imparare a convivere meglio con la malattia autoimmune, riducendo il peso dei sintomi e riscoprendo energia ed equilibrio.

Se stai cercando una nutrizionista per malattie autoimmuni, prenota una consulenza e scopri come l’alimentazione può diventare una vera alleata per il tuo percorso.